domenica 23 novembre 2014

Anna Gloria in Japan - summer 2014




TOKYO





Una torre Eiffel tutta giapponese: TOKYO TOWER



La baia di Tokyo attraversata dal Rainbow Bridge



 Due personaggi particolari che ho incontrato per strada: una maiko (apprendista geisha) e un Oni, cioè un demone della tradizione giapponese.




 Una cosa che non abbiamo potuto dimenticarci di fare era il Karaoke, che è molto popolare. I karaoke sono sparsi ovunque e sono interi edifici con decine e decine di salette come questa in cui cantare a squarciagola. Ci sono sia canzoni in giapponese che in inglese: noi abbiamo provato di tutto, ma non facevamo in tempo a leggere i  sottotitoli in giapponese che scorrevano sullo schermo!

 A scuola e al parco imperiale con i miei compagni  di classe  J 










 Questo Paese è poi molto conosciuto per la sua cultura pop, tra cui spicca quella dei fumetti, i manga. Certe volte entravo in negozi come questi e letteralmente mi perdevo. In queste foto ad esempio, eravamo entrati in un negozio di soli manga di OTTO piani!






 Non è affatto strano in Giappone vedere in giro persone vestite in modo appariscente o eccentrico; ci sono zone dove nascono delle vere e proprie subculture e tendenze fashion, come a Harajuku.



 Non è poi affatto una leggenda quella dei controllori che spingono le persone dentro al treno, perché, specialmente al mattino, c’è così tanta gente che non ha senso neanche aspettare il treno dopo!
I treni erano tutti stracolmi e se volevo salire, dovevo entrare di spalle e cercare di appiattirmi il più possibile per far chiudere le porte!



 Tutti i bambini delle elementari, in Giappone, indossano zainetto rosso e cappellino bianco o giallo, così da essere facilmente visibili e riconoscibili. Una cosa che mi ha colpito veramente sono proprio questi bambini piccolissimi che prendono da soli la metropolitana per andare e tornare da scuola senza perdersi né finire in alcun guaio. (infatti in questa foto sto aspettando con loro il verde per attraversare e scendere nella metro!) 


 Una volta siamo andati a cena dalla nonna, che aveva preparato del cibo coreano, che fa gran uso di peperoncino: bruciava un sacco!  La  nonna ha una casa tradizionale, perciò abbiamo mangiato  seduti per terra sui tatami (stuoie di bambù) circondati da pareti in carta di riso!!!


 Qualche volta però sono andata con gli amici anche a magiare sushi. È imparagonabile a quello fatto in Italia: anche nei ristorantini economici era mille volte più buono!  Una volta siamo andati in un locale con il nastro trasportatore e abbiamo raccolto montagne di piattini: circa una trentina! O.o
 Il cibo giapponese è molto diverso dal nostro, ma è comunque buonissimo e al contrario di quanto si pensa, il sushi è un piatto che si mangia solo ogni tanto, per esempio quando si va al ristorante. Di solito invece si mangia riso bianco accompagnato da diversi tipi di «contorni»: carne, pesce, verdura… il cibo giapponese mi piaceva da matti, gnam gnam!






 Visita al tempio di Kamakura con la mia host-family






 Un altare portato in processione


 Il viale che porta al tempio era illuminato da migliaia di lanterne gialle





 I festival spesso sono legati a festività religiose e si svolgono presso i templi: qui abbiamo potuto leggere dei biglietti che predicono il futuro e esprimere un desiderio. Siccome il mio bigliettino non mi prediceva cose bellissime, lo ho annodato (se non si vuole che si avveri ciò che c’è scritto nel biglietto, lo si lega a un’ apposita «rete», foto sotto).




 Questo è un gioco tipico dei festival: consiste nell’acchiappare dei pesciolini con una specie di paletta di carta, che quindi si spezza facilmente! (foto sopra)

Ai festival di solito si mangiano cibi tipici giapponesi come okonomiyaki e takoyaki, ma anche frutta, granite e gelati, visto che fa un caldo terribile! L’estate giapponese ha una temperatura intorno ai 35 gradi centigradi ed è  estremamente umida. 
(foto sotto: a un festival con delle amiche giapponesi Yui, Sae, Airi e mia sorella Yui)




 L’estate è anche il tempo dei cosiddetti festival (matsuri in giapponese), un po’ simili a delle feste di paese (con stand di cibo, giochi…).
Con Yui e le sue amiche sono andata al festival del tempio di Yasukuni.


 Mare di gente che aspetta l’inizio dei fuochi. 
Sullo sfondo si può vedere lo Sky Tree, che con i suoi 634 m è la più alta torre del mondo. Quando ero salita lassù, avevo potuto vedere l’intera città e tutto, anche autobus e treni, sembrava microscopico.


 I fuochi che siamo andati a vedere erano tutti diversi e molto grandi. Si fanno in molte zone della città, ma questi erano in centro ed erano i più importanti: c’erano migliaia di persone. La polizia quindi «faceva circolare la gente» in modo che tutti potessero vedere i fuochi durante la serata.


 Ovviamente anche io ho espresso il mio desiderio  e sono andata a vedere i fuochi artificiali con la mia famiglia ospitante ;-)
Solo che trovare un kimono adatto a me è stata un’impresa, vista la mia altezza che in media supera di molto quella delle ragazze giapponesi!


 La Festa delle Stelle

Il Tanabata o Festa delle stelle è un’importante festività giapponese che si svolge nel mese di luglio. I giapponesi scrivono i loro desideri su strisce  di carta colorata e le appendono ai rami di bambù che, in questo periodo, si trovano per strada, nelle scuole, nei centri commerciali…ovunque insomma! Alla fine del periodo festivo tutti i rami vengono bruciati: i desideri si avvereranno nel corso dell’anno!
Sempre durante il Tanabata, si fanno i fuochi artificiali e moltissimi vanno ad ammirarli vestiti in kimono.



 Le studentesse della Kojimachi Gakuen High school ci hanno fatto fare il tour della scuola. Abbiamo anche scritto i nostri desideri per il Tanabata (festa delle stelle)


 Ho provato a partecipare alla cerimonia del tè: consiste nel preparare il tè secondo alcune regole rigidissime e tradizionali. Bisogna inoltre «intrattenere» gli ospiti, ad esempio avendo sempre movimenti aggraziati mentre si prepara la bevanda. È quindi davvero difficile!


 La mia classe in visita a una scuola superiore giapponese. Questa è l’«aula» per il club della cerimonia del tè (a cui abbiamo assistito)


 Shibuya: questo incrocio viene attraversato ogni giorno da un mare di persone, è uno spettacolo impressionante!

















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